Moggi: “Il gioco della Juve non piace, ma porta punti. Alla lunga i bianconeri potrebbero rendere la vita dura a tutti”

Sulle pagine di “Libero”, Luciano Moggi, ex dg della Juventus, commenta la giornata di campionato andata in archivio: “È un campionato che al momento non esprime un vero e proprio dominatore. Magari l’Inter, attualmente in testa alla classifica, riesce più di tutte a dare la sensazione di potersi riappropriare dello scudetto visto il gioco di squadra che esprime, perchè la difesa e l’attacco sono i migliori del campionato, con Lautaro che è il capocannoniere con 12 gol. Nonostante ciò non riesce a scrollarsi di dosso la Juventus, che anzi per due volte l’ha superata in classifica, anche se solo per una notte. Pur soffrendo e non dando certamente spettacolo, i bianconeri hanno battuto 2-1 il Cagliari (quinta vittoria di fila) con i gol di Bremer e Rugani, arrivati entrambi su palla inattiva.

Passata la nottata, nel posticipo di San Siro l’Inter ha piegato un coriaceo Frosinone (2-0), sbloccando il risultato con un tiro di Dimarco da metà campo, che magari voleva essere un cross e che alla fine è stato un gol alla Maradona. Poi il rigore, procurato da Thuram e trasformato da Calhanoglu. L’Inter ha affrontato un buon Frosinone con grinta, come se avesse davanti una rivale per il titolo, e si è ripresa il primato. Questo giochetto dura da due turni: i bianconeri riassaporano l’ebbrezza del primo posto e provano a condizionare il rendimento dei nerazzurri, costretti al momentaneo inseguimento. Se la Juve dovesse durare, considerando che quest’anno non ha problemi di partite infrasettimanali, alla lunga potrebbe rendere vita dura a tutti nonostante il gioco asfittico che non piace, ma che porta punti (…)”.